In memoria di Francesco Galgano: un Maestro di chiarezza

Se i giovani studenti dell’Università di Bologna della mia generazione (e di quelle finittime) si sono appassionati al diritto privato, e anzi, al diritto tout court lo devono in massima parte a Francesco Galgano.

 

Si tratta di un Maestro (il termine è evocato senza alcuna pompa accademica ma col sentimento di riconoscenza verso chi ti ha insegnato a capire e amare una scienza) che chi ha visto a lezione e chi ha letto nei manuali non potrà mai dimenticare.

Egli ha affascinato le matricole di molti anni accademici col suo Manuale di Diritto Privato che da un lato ha fatto scoprire il mondo del diritto a liceali fuorusciti da una scuola spesso non degna di questo nome, ma soprattutto li ha colpiti con la chiarezza dei suoi scritti. Nonostante il manuale affrontasse una miriade di temi quali solo il Codice Civile può offrire, egli seppe spiegarli, uno ad uno, con una facilità di linguaggio e una sua maniera di procedere, graduale e sistematica, non sempre aderente al Codice, che rendeva più facile l’approccio a quella materia che é di solito vista e vissuta come la “bestia nera” del primo anno.

Poco importò ai suoi studenti di avere a che fare con uno dei maggiori giuristi italiani e uno dei migliori avvocati in circolazione; egli resterà impresso nei loro e nei nostri cuori perché seppe esprimere con semplicità e con chiarezza i concetti non sempre facili della scienza giuridica: il Diritto Privato, il Diritto Civile e Commerciale, l’Atlante di Diritto Privato Comparato sono chiari esempi di questa dote.

E mentre l’Ateneo felsineo perde un Maestro degno dei grandi dei tempi antichi, rimane l’auspicio che la sua lezione di chiarezza espositiva sia raccolta dai successori e dagli allievi come prezioso bene della sua eredità.

In memoria di Francesco Galgano: un Maestro di chiarezza
Mot clé :